Sarà inaugurata dal film “L’ultima ruota del carro”, per la regia di Giovanni
Veronesi, la 51ª stagione del Cineforum Seraphicum che si aprirà venerdì 7 novembre alle ore 21 nell’auditorium del Seraphicum. Una rassegna cinematografica storica per la città di Roma e non solo, voluta negli anni Sessanta dai Frati minori conventuali come contributo di conoscenza e riflessione sull’uomo e sulla società.
Dunque una iniziativa culturale che, ininterrottamente da mezzo secolo, propone da
novembre ad aprile un’ampia rassegna di pellicole cinematografiche con un dibattito al quale partecipano registi, attori, critici.
Fu proprio Pier Paolo Pasolini a inaugurare questa esperienza di confronto con il pubblico, presentando “Il Vangelo secondo Matteo” e “Uccellacci e uccellini”, ma non fu il solo considerato che anche Roberto Rossellini frequentò il Cineforum Seraphicum.
La rassegna quest’anno è centrata su film che, nella varietà dei generi,
raccontano l’uomo nell’ordinarietà della sua vita ed è a questo proposito
significativo l’avvio con il film di Giovanni Veronesi che sarà ospite alla
proiezione del giorno successivo, sabato alle ore 16, per il dialogo con il
pubblico. Una presenza importante, accompagnata anche da un gesto molto concreto di
generosità: Veronesi ha voluto devolvere in beneficenza la quota per la sua
partecipazione all’Associazione Bimbi & Co., impegnata ad aiutare famiglie
e bambini con disturbi dell’apprendimento e autismo.
Questo viaggio sull’uomo approderà in uno dei luoghi più abituali e familiari, quello
della cucina: la rassegna sarà chiusa, il 18 aprile, sui colori, gli odori e i
sapori del cibo, con lo spettacolo “L'appetito vien guardando”, ideato da
Edoardo Zaccagnini che - in sintonia con il tema di Expo 2015 - proporrà un
viaggio su come il cinema italiano ha raccontato le nostre abitudini alimentari
dall'inizio del secolo scorso a oggi.
Il direttore fra Rimoli
“Con il Vangelo la Parola è data e detta agli uomini perché questo Dio si racconti e
dica agli uomini chi essi sono per lui. È proprio questo – spiega fra Emanuele
Rimoli, direttore del Cineforum Seraphicum e docente alla Pontificia Facoltà
Teologica San Bonaventura - il criterio usato nella scelta dei film della nuova
stagione del Cineforum: raccontare l'uomo. E a sostenere la nostra narrazione,
non saranno (solo) i grandi personaggi, ma un altro tipo di ‘capitale umano’: i
normali, quelli alle prese con le situazioni che la vita ha posto loro innanzi.
Quei furbi, impacciati, sorridenti, schiacciati, intraprendenti, innamorati,
appassionati, desiderosi di riscatto, lottatori, sofferenti, retti, dubbiosi,
fedeli, dolci, falliti, impegnati, goffi e comici - quegli uomini che, nelle
diverse declinazioni delle loro vite e relazioni, rendono vivo e vivace il
tessuto dell’esistenza delle comunità, secondo le parole di papa Francesco: «il
modello è il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le parzialità che in
esso mantengono la loro originalità» (Evangelii Gaudium, n. 236)”.
Per info sulla rassegna: Cineforum Seraphicum
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