sabato 18 ottobre 2014

Paolo VI perché beato?


Il Preside fra Domenico Paoletti concelebrerà, domani mattina alle 10 in Piazza San Pietro, la santa messa per la beatificazione di Paolo VI, presieduta da papa Francesco.

Una gioia immensa e un'occasione che mi permetterà, da sacerdote, di ringraziare con tutto me stesso il Signore per Paolo VI, umile testimone del Vangelo, che mi ha insegnato a riconoscere e a gioire delle cose semplici della vita quotidiana.
L’evento della beatificazione di papa Montini è uno dei segni di come la storia è magistra vitae, specie se riletta con attenzione e se osserviamo alcuni aspetti che balzano alla nostra attenzione.

Innanzitutto la beatificazione all’interno della conclusione del Sinodo straordinario sulla famiglia. Come non pensare alla tanto discussa Humanae vitae, pietra d’inciampo per tanti fedeli e di scandalo per molti “luminari” della modernità. Una enciclica che, come ha dichiarato papa Francesco, è stata profetica «la genialità [di quell’enciclica] fu profetica: ebbe il coraggio di schierarsi contro la maggioranza, di difendere la disciplina morale, di esercitare un freno culturale, di opporsi al neo-malthusianesimo presente e futuro» (intervista rilasciata a Ferruccio de Bortoli, Corriere della Sera 5 marzo 2014).

Una profezia, specie oggi, che non consiste nel mondanizzare la Chiesa ma nell’evangelizzare il mondo, nella consapevolezza che la fede cristiana è la verità della realtà e la festa della ragione.
L’enciclica col tempo, e grazie alle scoperte scientifiche e agli approfondimenti psicologici e filosofici, emerge come portatrice di una visione alta di amore coniugato allo sviluppo integrale della persona, di tutta la persona e di tutte le persone, così come si esprime l’altra enciclica di Paolo VI - la Populorum progressio - che, letta insieme all'Humanae vitae , ci dona una prospettiva di umanesimo integrale e plenario.
La vita, il pensiero e il ministero di papa Montini sono all’insegna dell’ascolto, del dialogo e dell’annuncio del Vangelo sempre con umiltà e rispetto, esprimendosi con la “testimonianza”, elemento centrale nel suo magistero.

Ricordo con profonda commozione e gratitudine al Signore il mio incontro con papa Montini durante l’udienza generale del mercoledì 20 agosto 1975. Io, giovane neodiplomato al Liceo classico, mi recai con mia madre in pellegrinaggio a Roma per l’Anno Santo. La grazia di essere a pochi metri mi donò la possibilità di ascoltarlo e vederlo con attenzione. Quale sorprendente coinvolgimento nel notare la corrispondenza tra le parole, il timbro della voce, gli occhi chiari, luminosi e profondi, e il tutto che faceva corpo con il suo esile fisico! Ricordo bene le parole di quella catechesi perché s’impressero nel mio cuore, in ricerca e assetato di autenticità, tanto da essere poi ispiratrici per la mia futura tesi dottorale di ricerca in Teologia su La testimonianza cristiana nel mondo contemporaneo in papa Montini* del 1988, pubblicata nel 1991 con una presentazione di René Latourelle.

Il pensiero sviluppato dal papa in quella catechesi è che il cristiano unito a Cristo irradia nel mondo la sua luce divina che tutto rischiara e riscalda. Ed è la coerenza tra fede e vita che fa del cristiano un testimone credibile. Ecco le parole che risuonarono e risuonano in me, sempre attuali perché attingono al Vangelo:
«Il confronto fra ciò che noi siamo, pensiamo e facciamo, con l'insegnamento evangelico e quello che da questo autorevolmente deriva ci obbliga al recupero di quei principi speculativi e pratici che, vissuti con umile fedeltà, ci autorizzano a portare degnamente la gloriosa qualifica di cristiani e che invece, privati della loro effettiva corrispondenza con la vita vissuta, si ritorcono in nostra accusa e, Dio non voglia, in nostra condanna. Bisogna dare o ridare, se occorre, al nome cristiano una sincera coerenza con la Parola di Cristo, donde deriva».

Udienza generale del 20 agosto 1975, in Insegnamenti XIII (1975) 863.

                                                    

                                                                                             Fra Domenico Paoletti, OFMConv
                                                                             Preside Pontificia Facoltà Teologica "San Bonaventura"




* LA TESTIMONIANZA CRISTIANA NEL MONDO CONTEMPORANEO IN PAPA MONTINI 
di Domenico Paoletti

Editrice Miscellanea Francescana, Roma 1991


Il libro è presente nel Catalogo di Miscellanea Francescana (p.38)














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